Monumento Naturale
Giardino di Ninfa
Doganella di Ninfa, Cisterna di Latina (Latina)
Dopo secoli di abbandono a Ninfa ritornò la vita nelle forme del giardino impostato secondo uno stile tipicamente anglosassone. La creazione del giardino fu guidata soprattutto da sensibilità e sentimento ed ebbe un indirizzo libero, spontaneo, informale, senza una geometria stabilita dove i sentieri si svilupparono sinuosi. L’opera continuò con Marguerite Chapin, nuora di Ada, americana, dedita anche lei all’arricchimento del giardino con nuove piantagioni. Marguerite, aprì inoltre il giardino all’importante circolo di letterati ed artisti riuniti attorno alle riviste da lei fondate, come sede ideale per ispirarsi. La vera artefice del giardino rimane comunque Lelia Caetani, figlia di Marguerite.
Ninfa con lei assunse quelle caratteristiche di giardino romantico che conosciamo oggi. In questo processo influirono senz’altro le sue naturali inclinazioni artistiche, che la portavano come pittrice a scegliere le piante considerandole nel paesaggio come in un grande quadro, con accenti di naturalismo e spontaneità, tenendo conto dei cambiamenti stagionali. Alla morte di Lelia, nel 1977, la cura del Giardino è affidata alla Fondazione Roffredo Caetani.
L’attenta gestione del Giardino, per cui Ninfa è famosa, è tutt’oggi ispirata dal caratteristico aspetto di spontaneità, in modo che al visitatore sembri che l’intervento dell’uomo sia limitato. Si tratta naturalmente di una gestione non facile, complessa, in cui tutto è sapientemente curato in nome dell’armonia della vegetazione con le rovine, l’accostamento dei colori con pietre e acqua, gli scorci e le vedute, nel massimo rispetto degli equilibri ecologici dell’ecosistema.
Ingresso
Contributo ingressi, prenotazione obbligatoria:
Apertura
Le aperture 2019 saranno pubblicate entro gennaio 2019 sul sito www.giardinodininfa.eu
Altro
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