Nata come residenza di campagna di nobili tedeschi, presenta percorsi romantici e bucolici dislocati tra giochi d’acqua, giardini progettati con cura e frutteti.
Nella frazione di Sant’Ambrogio, salendo verso il Sacro Monte, sorge Villa Toeplitz; costruita durante i primi del Novecento come residenza di campagna di una famiglia tedesca, fu acquistata nel 1927 dal banchiere Giuseppe Toeplitz, a cui deve il nome.
Egli apportò numerose modifiche all’impianto originario, unendo nel tempo diversi stili: per questo la villa è definita “di stile eclettico”.
Notevoli migliorie riguardano anche il parco che si estende per 8 ettari: fontane scenografiche in mosaico celestino e marmo grigio di Carrara e giochi d'acqua abbracciano una monumentale gradinata in porfido di Cuasso al Monte.
Nel parco sono presenti diverse componenti botaniche: una parte a prato, lungo la viabilità di accesso alla Villa, inframmezzato da macchie di arbusti e gruppi di alberi, un bosco di conifere posto intorno al belvedere e alla cappelletta, sulla parte alta della proprietà; infine un bosco ceduo di castagno chiude il Parco sul retro della Villa.
Il Parco è caratterizzato da una ricca varietà di specie vegetali spesso esotiche, da un’ampia trama di percorsi e di vialetti, dall’andamento morbido e sinuoso, e soprattutto dai già citati giochi d’acqua: tutti questi elementi e, in particolare le geometrie delle vasche e delle fontane, richiamano i giardini orientali, in particolare degli imperatori mongoli.
Oggi il parco è aperto al pubblico e si possono trovare aree per il pic-nic e giochi per i bambini.
La villa, con la muratura portante di mattoni a vista e gli interni in marmo, parquet e ferro battuto, invece, ospita la sede della facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università “Insubria”, oltre al Museo dei fratelli Castiglioni, importanti archeologi varesini, interessati al mondo africano ed egizio.